Cosa dice il regolamento sul fallo di mano e perché l’arbitro non ha fischiato il calcio di rigore contro la Juventus per il tocco con il braccio di de Ligt?
La vittoria della Juventus contro il Bologna porta con sé una macchia e un fiume di polemiche: il fallo, o meglio il tocco di mano di de Ligt che sbaglia clamorosamente un intervento in scivolata nella propria area di rigore e tocca la sfera con un braccio.
Juventus-Bologna, il fallo di mano di de Ligt
Il mondo del calcio si è diviso in due tra chi ha mosso le storiche critiche ai bianconeri e chi invece, regolamento alla mano, ha difeso la decisione di Irrati. In realtà entrambi gli schieramenti si appellano al regolamento per difendere ed avvalorare la propria tesi.
Fallo di mano, cosa dice il regolamento
Ma cosa dice il regolamento? È fallo di mano nel caso in cui il tocco sia volontario, nel caso in cui il braccio sia in una posizione non naturale (in questo caso la volontarietà non viene presa in considerazione). Nella seconda ipotesi il braccio deve essere in linea con le spalle, o sopra le spalle, o lontano dal corpo.
Nel caso di interventi in scivolata, come nel caso di de Ligt, il tocco di mano è falloso se il braccio d’appoggio risulta lontano dal corpo.
Il regolamento sembrerebbe avvalorare la tesi del calcio di rigore contro la Juve, ma Irrati, applicando le norme, non ha concesso la massima punizione perché il tocco con il braccio avviene in seguito a un tentativo di rinvio, scoordinato e maldestro. Nel caso in cui il pallone avesse toccato direttamente il braccio, il giudice di gara non avrebbe potuto far altro che indicare il dischetto e assegnare la massima punizione.
Di seguito il video con la sintesi di Juventus-Bologna